*̷°͠^"͝*̸°'^͟"̷*͘°*͡°^͏"*°'^̴"͜*͡°̸*͘°^"*̸°̷'͢^"͞*̡°*°̸^̴"̸*̴°'^̸"*͝°͟*°^̨"*͢°'͘^"̢*°͟*҉°͝^͜"*͟°'͞^

:quaddentro:

venerdì 14 ottobre 2011

testografia net.futurista

Scendiamo dall'Olimpo dei Poeti, e osserviamo per un istante le parole per ciò che sono, al di là di ogni mitologia letteraria.
Ciò che permette immediatamente di identificare una poesia come tale, è il continuo andare a capo. Quando procediamo alla lettura di una poesia, questo continuo rimando alla riga successiva rallenta la lettura, dando modo di dedicare più importanza alle parole lette.
La poesia appare quindi come uno spazio in cui le parole acquisiscono una maggiore carica espressiva, attraverso un'elaborazione verbale, sonora e grafica dei concetti. Ma se gli aspetti verbali e sonori vengono necessariamente considerati durante il processo di scrittura, l'impostazione grafica si riduce quasi sempre ad una serie di versi letteralmente in riga, come tanti soldatini, o come tanti scolaretti che invecchiano nelle loro classi.
Le uniche parole dotate di dinamismo grafico sono quelle che ci vengono offerte dai manifesti pubblicitari, forse per esigenze e motivazioni espressive superiori a quelle del Poeta medio.
Il Poeta dà spesso prova della sua inerzia, pretendendo di mettere in mostra le sue abili doti di comunicazione senza però preoccuparsi di esprimersi in modo totale, come un compositore che non pensa all'arrangiamento della sua musica. La poesia rimane quindi ferma ad una scelta testografica di base, l'andare a capo, l'ordine e la disciplina.
Gli unici che nel corso del secolo scorso hanno compreso l'importanza del modo in cui la parola scritta si presenta sono stati grandi avanguardisti, da Mallarmé a Govoni, da Marinetti a Picabia, fino ad arrivare alle sperimentazioni più recenti di poesia concreta. Solo le avanguardie hanno considerato la testografia come essenziale proprietà espressiva della parola scritta, donando al testo una propria autonomia.
La testografia non è affatto riconducibile ad un'estetica: è un'esigenza espressiva. La sua diffusione potrà incontrare o meno l'approvazione dei Poeti, ma si estenderà sicuramente tra tutti coloro che hanno una maggiore consapevolezza grafica.
Ed ora
rompete
le righe.

martedì 4 ottobre 2011

wrong music composition

download!

Siamo tutti così presi dalla ricerca del suono giusto che abbiamo dimenticato la natura stessa del suono, la sua fonte, la sua costruzione. Capita così che i nostri auricolari, le casse delle nostre radio e dei nostri pc, agiscano come approssimativa simulazione di un'esecuzione pura, che dovrebbe avvenire direttamente nelle nostre teste, costituendo un contesto a sé stante.
L'impossibilità e la totale inutilità di questo intento ci hanno portato a raccogliere tutti quei suoni solitamente scartati ed etichettati come errori: errori di registrazione, errori di mixaggio, errori di masterizzazione, ecc. Gli strumenti di riproduzione del suono hanno finalmente tirato fuori la loro voce.
Wrong music for wrong people.

stefano balice + marco raimondo
net.futuristi