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:quaddentro:

sabato 4 agosto 2012

A proposito della Grande Espressione Artistica

Arte, Arte, Arte.
L'Arte coi concetti, l'Arte con la tecnica, l'Arte con la tradizione, eccetera.
Al di là di qualsiasi discussione già ampiamente trattata ovunque e da chiunque, dovremmo ricordarci che l'Arte - ve lo dico a denti stretti, voglio fare l'ingenuo - è espressione.
Ma in che modo l'Arte, che utilizza canali comunicativi scadenti come mostre, musei e patetici vernissage, può dirsi espressiva?
Se voglio esprimere, se voglio comunicare, lo faccio scegliendo di volta in volta gli strumenti che ritegno più adeguati. Il messaggio che trasmetto in questo modo agisce all'interno di un contesto, può mutare nel tempo, arricchirsi attraverso il confronto. Ma niente di tutto questo passa attraverso i musei. Niente di tutto questo ha a che fare con il Mondo dell'Arte. Per questo a noi mavvisti piace parlare di arte, non-arte o oltrarte.
L'Arte non esiste, vive di sé stessa, e la galleria è la sola assenza di contesto che può legittimarla. L'Arte si getta in pasto al critico che la codifica per il mercato, ed ecco tutto. Tu che vai alle mostre, che fai il fighetto intellettuale, tu non esisti, non sei mai stato calcolato. L'Arte non ti parla. L'Arte è così Artistica che non ha bisogno di essere compresa da te. L'Arte è Arte. L'Arte è una truffa.