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:quaddentro:

lunedì 11 gennaio 2010

...femminismo oggi?

Troppo spesso, negli ultimi anni, vengono rievocate le gesta eroiche di varie femministe, da Courtney Love a Yayoi Kusama e i suoi falli più o meno impliciti.
Queste commemorazioni (perchè di questo si tratta, in quanto analizzano il fenomeno come storico/museale) mi hanno indotto a prendere in considerazione il femminismo alla luce di ciò che mi circonda.
Cosa mi circonda?
Una miriade di ragazzine che vogliono farsi desiderare, farsi conquistare, farsi scegliere.
E i media (vecchi & scaduti ma anche quelli nuovi) supportano le mie osservazioni: avete mai visto quell'abominio di Uomini e donne?
Ora, queste ragazzine crescono in una società dove la parità dei sessi è pressochè raggiunta: tutto rimane ai singoli individui e al loro modo di porsi.
Oggi nessuno mette in discussione la validità di un parere femminile, e difficilmente viene ostacolata la carriera di una donna in quanto tale. Quindi verrebbe da dire che il femminismo ha avuto la meglio...
o no?
Il guaio della condizione femminile, rimane paradossalmente la ragazza media, che spesso rinuncia alle sue opportunità per atteggiarsi, per l'appunto, a "femmina" (o stereotipo femminile). Questo perchè cresce con il mito di un principe azzurro forte e sicuro di sè, che va in giro a baciare ragazze che dormono perchè è un suo diritto (e le belle fanciulle delle favole come reagiscono? Lo sposano!). Ma qualcuno ha già analizzato questo fenomeno.
Quello che mi interessa mettere in luce è come un fenomeno di massa come il femminismo si sia bloccato davanti all'incapacità di demassificarsi di ogni ragazza.
Continuate a dormire, gatte morte o veline mancate, qualche morto di figa vi sceglierà.
Nel mentre, che la demassificazione continui.

1 commento:

  1. L'argomento "femminismo" è sempre all'ordine del giorno a causa dell'atteggiamento delle tante "gatte morte o veline mancate" figlie degli oldmedia e della cultura della visibilità.
    D'altro canto anche gli "uomini" senza scrupoli, e che hanno la posizione sociale per farlo, hanno le loro responsabilità, perpetuando la continuazione di queste sottospecie di uomini&donne. Da disprezzare. ;)

    Barnard ha trattato recentemente questo argomento con una lieta e benvenuta orginalità: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=160

    Ma secondo me fa l'errore di aspettarsi che siano le "donne" a fare il primo passo. DALLA!

    Però, per come la vedo io, un processo di DEMASSIFICAZIONE ha bisogno della decisa presa di posizione di Uomini e Donne VERI.

    Per farla finita anche con questa convenzione a cui tutti sono cinicamente rassegnati, abbiamo bisogno del CORAGGIO e dell'AUDACIA NETFUTURISTA.

    PS!

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