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:quaddentro:

domenica 23 dicembre 2012

è nato S u p e r t r a f r à


come se le cose non andassero già abbastanza male, ecco arrivare un giornale che non è un giornale, ma uno strano détournement ripiegato in 3 come un depliant pubblicitario - giallo vomito/pericolo - carta straccia della peggior specie.
in questo numero, Antonio Saccoccio, Stefano Balice, Gianluigi Giorgetti, Klaus-Peter Schneegass e l'esordiente Adriana Benissimo illustrano le possibili direzioni dell'Arte Contemporanea [vicolo cieco] mentre pagine delle aste strappate fanno loro da sfondo.
chi volesse ricevere questa e altre copie in formato cartaceo mi contatti - ovviamente nessuna copia è in vendita, ma potete inviarmi qualcosa che per voi ha lo stesso valore - i video zozzi delle vostre ex, una lettera d'amore o minatoria, un quotidiano dell'altro ieri, quello che vi pare.


la sera al balon - paesaggio sonoro

rumori di scarto. oggetti di scarto... scelte popolari. sta di fatto che il balon di torino è uno dei luoghi più vivi della mia città, e mentre le marmaglie di fighetti fanno numero per le strade del centro, sognando di avere abbastanza soldi da farsi firmare il cervello da luì vittòn,  mi piace recuperare ciò che gli altri non vogliono più. sono un mozzone? no, DI PIU'.
perché se di giorno capita di fare ottimi affari - soprattutto per un circuit bender, si trovano tastiere e giocattoli da modificare a 1 o 2 euro - nel tardo pomeriggio i venditori se ne vanno, lasciando ogni genere di oggetto abbandonato per strada, così privo di valore da essere rifiutato anche da loro. è in quel momento che la piccola folla dei miei fratelli mortaccioni, per esigenza o per diletto, si raduna per dare un nuovo valore a quei rifiuti. eccolo, il miracolo del natale. via garibaldi, con le luminarie e le bancarelle e le vetrine, a confronto è un film di zombie.

...e il rumore? oh, dobbiamo dare un valore anche a quello! tra le cose che mi sono portato a casa, c'è anche la sinfonia di un'orchestra di netturbini che, per togliere dalle vie cotanto sfacelo, suonava aria compressa all'unisono costituendo indubbiamente uno dei paesaggi sonori più apprezzabili della città.
registrata con un microcassette recorder dell'anteguerra, su nastro riciclato... ma gli strumenti di recupero non valgono nulla se non sono impiegati con una sensibilità del recupero. non buttate i rumori. non abbandonateli per strada, provate ad ascoltarli. se togliete valore al rumore, togliete valore all'esistenza. non è questione di cultura o chiacchiere pseudointellettuali... è R U M O R E. spapapamm!