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martedì 25 gennaio 2011

L'utopia della scolarizzazione

Facile definire la descolarizzazione un'utopia.
Ma è davvero così facile?
Tutto sommato, pur volendo conservare un'ottica funzionalista, l'istituzione scolastica NON prepara all'ingresso nella società. Descolarizzare vuol dire innanzi tutto rivedere le proprie priorità, al di là di ogni luogo comune, e questa non è un'utopia ma un bisogno umano, nonchè un dovere sociale.
Pensiamo piuttosto alla scolarizzazione: si può essere così fuori di testa da sognare un mondo in cui ogni ragazzo ripete nozioni senza nessuna elaborazione, nozioni che vengono spacciate per verità assolute, ritrovandosi incapace di integrarsi in una situazione qualunque?
Si tratta certo di una macabra utopia, eppure per molti ragazzi è una realtà.
L'approccio costruttivista di alcuni docenti sembra migliorare la situazione. Ma questi docenti sembrano quasi degli infiltrati, che vogliono difendere i ragazzi nel Covo del Nemico. La situazione rimarrebbe pessima anche se questi "descolarizzatori in borghese" costituissero la maggioranza, perchè c'è un'impostazione paradigmatica sbagliata che regola ogni settore scolastico (dalla definizione dei ruoli a quella delle materie), che finisce per scolarizzare anche i modelli pedagogici più aperti.
Non si tratta quindi di pensare a se descolarizzare o meno: succederà, perchè è un processo igienico. Sta a noi definire tempi e modalità.

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