giovedì 24 marzo 2011
Non happrezzo - cenni sulla bellezza cerimoniale
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*͘͢°̸̛^̨̀͜͝"͠*̡̀͢°̴̶͠͞'̶^̷́"̸̵̧͡*́͟͜͠͠°͏̵͜͞*̡̀҉°͏^̡͏̴"̨͠҉̶͠*̴͢°̨͡'͏͡҉́͢^̨̢̕͢͝"̷̨̢͟͜*̴̶́͠°̴̀͏͡*̷̢̀°҉́͟^̸"̷̢͡*̕͜͏°̨'̛͡҉̧^̴̸͢͏̸"̷̢͝*̴͏͞͏°̧̛*̴͜°̴̧̛^̴̷̀͜͟"͏̢͏͠*͏͝°̡͞'̴̕͞^̢̧̀͝"̵*̵̴̷͢͠°̧҉̴́*̛͞͏°́͜^̀"͏̛͡*͠͏̡°͟͝'̀͟͏^̡͘"̵͏̛*̷̵̶҉́°̡*̢͢͝͏°̛̀͢͏̧^̶"̢́͘͘*̡́́͘͝°̸͜'̨̡̛́̕^̶̀͠"̶̶̴͘͞*̨͠°̕͢
!!!!!! Ehi! E il cervello quanto viene?...Ah già, forse chi spende tanti soldi per farsi rifare da capo non ne ha un gran bisogno! :-)))
RispondiEliminaSono i sintomi di un concetto "cerimoniale" della bellezza, una sorta di linguaggio simbolico e schematico. A me non spaventa il concetto di chirurgia plastica, quanto il fatto che la bellezza risulti un codice a cui attenersi, nel quale ogni parte di sè ha un prezzo...
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