Le sintesi topofonetiche sono tavole volte ad indagare una particolare (impossibile) dinamica che s'instaura tra suono e spazio. Il loro obbiettivo non è quello di offrire una banale rappresentazione realistica di tali fattori: esse indagano l'essenza più intima e chiassosa permeata in ogni oggetto, momento o anche semplice concetto.
Non possono dunque essere associate agli effetti stereo delle radio, alla poesia sonora o ai rumori di diversa provenienza che possiamo ascoltare ovunque: tutti questi esempi, a differenza delle sintesi topofonetiche, seguono la legge di natura secondo la quale ogni suono ha una durata.
Ma troppo a lungo siamo rimasti fermi sulla relazione tra suono e tempo. Ora vi chiedo di fare uno sforzo, e proiettare il suono in una dimesione atemporale, in cui domina l'intuizione.
L'unico criterio, è la libera associazione.
Come nella scultura bisogna andare alla ricerca di una 4 dimensione, capace di valicare il limite delle tre, in musica andiamo a ricercare di uscire dalla dialettica suono-tempo per approparci della categoria dello spazio!
RispondiEliminaAvanti!!
Bel Post Stefano!
RispondiEliminaIndaghiamo più a fondo le relazioni fra suono, spazio e tempo nella loro eternità!
Ci vuole un atteggiamento anti-intelligente e anti-filosofico per creare le sintesi topofoniche!! Ci vuole il net.futurismo!!
antiaccademico e antiutilitaristico
RispondiEliminasintesi topofoniche tra le grandi frontiere della ricerca estetica netfuturista!
adf
Antonio