Sono in troppi, oggi, a spacciarsi per avanguardisti riciclando idee vecchie di un secolo. La zappata sui piedi, forse, è stata proprio il termine di “avanguardia”, diventata nel ‘900 una macrodefinizione che indicava un modo di concepire l’arte coraggioso e in anticipo sui tempi. D’altra parte, tutto ciò che viene studiato nelle accademie è stato a suo tempo innovativo: non sono certo stati gli accademici a portare avanti l’arte, ma tutti coloro che superavano i limiti della propria epoca. In quest’ottica, ogni accademia può essere considerata un’istituzione contro di sé, in quanto educa la gente a rimanere entro certi limiti che portano alla stasi e al conseguente collasso dell’istituzione stessa.
L’avanguardismo è dunque un’attitudine con radici antiche, e sarebbe estremamente superficiale pensare ad essa solo in relazione del ‘900. Eppure non era mai capitato, nel corso della storia dell’arte, di assistere ad una tale scarsità di idee come quella che prevale oggi. Come dicevo prima, possiamo attribuire parte delle cause di questa situazione al significato assunto dal termine “avanguardia” nel corso dell'ultimo secolo: paradossalmente, questa etichetta ha portato gli odierni artisti ad imitare le grandi persone del secolo scorso in nome di un’innovazione/aborto, che li spinge a concepire “opere” che nascono già morte.
Queste persone sono inciampate nel Novecento, e non riescono ad andare avanti.
Il mondo dell’arte contemporanea sta diventando così idiota e patetico che possiamo riassumerlo in 3 punti:
1. Lo pseudo-artista s’inventa la solita accozzaglia che non ha nessun significato in particolare; il suo aborto risulterà più efficace riciclando simbologie vaghe e confuse (una svastica, un fallo di gomma, Topolino, un calzino sporco, ecc…)
2. Se questo pseudo-artista è già ben inserito nel meraviglioso mondo dell’arte, troverà sicuramente un branco di critici indaffarati ad interpretare in cento modi diversi la sua boiata
3. Un pubblico fondamentalmente snob osserva il tutto senza capirci niente, e idolatra il grande creatore che sembra invece avere le idee molto chiare (“wow, non ci capisco niente, quindi è un genio”)
Gli artisti di oggi stanno prostituendo le intuizioni di ieri.
Il pubblico di oggi non è più in grado di fischiare.
Il Net.Futurismo è un ariete contro il muro dell’idiozia contemporanea.
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Come tutti i sistemi, anche quello dell'avanguardia, o meglio dell'arte tende ad una progressiva stabilizzazione nel tempo. Una stabilizzazione che non sempre è positiva (punto 1, punto 2, punto 3) perché basata su compromessi, su illoggicità accettate perché "da sempre è così"!
RispondiEliminaIl nostro compito è smuovere, criticare, condannare questo muto, morbido e indolore smussarsi dei contrasti!
L'ariete netfuturista farà crollare questo stantio presentismo che gioca sulla pelle di morti-finti-vivi!
RispondiEliminaLe idee netfuturiste splendono di vita!
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