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sabato 3 luglio 2010

Rumore formativo, pensiero enarmonico - parte 2

"Lo studio continuo e attento dei rumori può dunque rivelare dei godimenti nuovi, delle emozioni profonde.
Ricordo come ciò dovessero confessare, con profondo stupore, gli esecutori che ebbi per il primo concerto dato a Milano con gl'Intonarumori. Dopo la quarta o quinta prova, mi dicevano, che fatto l'orecchio e presa l'abitudine al rumore intonato e variabile dato dagli Intonarumori, fuori in strada prendevano grandissimo piacere a seguire i rumori dei tram, delle automobili, ecc. constatando con stupore le varietà di tono che riscontravano in questi rumori.
Erano dunque gl'Intonarumori che avevano avuto il merito di rivelare loro questi fenomeni."

("L'Arte dei rumori - cap.4: i rumori della natura e della vita", Luigi Russolo)

L'elettrorumorismo net.futurista NON è assolutamente un'attività puramente ludico-ricreativa.
Esso ha per fine l'emancipazione della sensibilità musicale, propria e altrui. Gli esperimenti di musicoralità lanciati da Gianluigi Giorgetti e quelli di technorumorismo ai quali hanno partecipato diversi net.futuristi, sono forse quelli che manifestano in modo più evidente quest'obiettivo: riuscite a immaginare come sarebbe ritrovarvi a "canticchiare" il rumore di un motore o il semplice parlato? Il passo successivo sarebbe riconoscere come "musicali" tutti i motori e tutte le voci.

Come aveva anticipato Russolo, la sensibilità musicale è solo una questione di abitudine; è molto più elastica di quanto si possa pensare, e con un po' di allenamento imparerà a distinguere la musica di ogni situazione.

L'armonia tonale, il solito ritmo in 3/4 o 4/4, altro non sono che semplificazioni del rumore così com'è, ossia complesso; col tempo abbiamo imparato, su basi che potremmo definire un prodotto culturale astratto, a commuoverci su melodie tristi e gioire con quelle allegre. Il risultato? Uno spietato e ininterrotto festival del plagiarismo, con canzonette sempre uguali e, proprio per questo, facili da dimenticare dopo pochi mesi.
E' giunta l'ora di piantarla definitivamente con queste buffonate usa e getta, e dedicarci alla nostra percezione, alla nostra conoscenza dello spazio circostante, così come indicava già Antonio Saccoccio in questo post.
L'elettrorumorismo net.futurista non darà mai l'intrattenimento sempliciotto di cui molti credono di necessitare.
Il rumore è un'arma dal forte potenziale formativo.

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